Grazie al prezioso contributo della Dott.ssa Eleonora Chinappi e del Dott. Massimiliano Galletti (Associazione Culturale Scrinium Arte) vi parliamo del Borgo di Palidoro, un tesoro nascosto a circa mezz'ora da Civitavecchia, facilmente raggiungibile percorrendo la Via Aurelia.

All'interno di questo piccolo centro potrete trascorrere qualche piacevole ora visitando la deliziosa chiesa e facendo quattro passi tra gli antichi casali, per poi magari concludere con una sosta nella tipica trattoria, dove assaporare i piatti della tradizione culinaria romana.

Palidoro

Palidoro

Il piccolo Borgo di Palidoro si trova sul litorale a nord di Roma, al km 30 della Via Aurelia immerso in un paesaggio rurale di grande suggestione, dove il tempo sembra essersi fermato.

Il nome deriva dal termine latino paritorium (rovina) ed è riconducibile ai resti di un ponte romano a due arcate su cui venne innalzato un castello, di cui si ha traccia a partire dal XV secolo.

IL BORGO DI PALIDORO: LASTORIA E GLI EDIFICI PRINCIPALI

Durante il '500 il Borgo di Palidoro, è di proprietà della famiglia Muti che poi lo cede a Camilla Peretti, sorella di Papa Sisto V.

Alla fine del secolo passa definitivamente all’Archiospedale di Santo Spirito in Sassia a cui si deve la trasformazione dell’originaria fortificazione in una prospera azienda agricola.

Il Borgo di Palidoro - La torretta

Il Borgo di Palidoro - La torretta

Così hanno luogo importanti iniziative per la valorizzazione del territorio, tanto da divenire una delle più rilevanti tenute ospedaliere dell’Agro Romano, rimasta attiva fino ai nostri giorni ed appartenente alla Regione Lazio.

Il borgo, ancora oggi ben conservato, mostra elementi della prima opera difensiva medievale, rappresentati da una torretta cilindrica e dai contrafforti che rinsaldano gli angoli di un edificio, il casale propriamente detto, in origine certamente parte integrante di un castrum, ovvero un abitato fortificato secondo il modello di insediamento rustico diffuso nella Campagna Romana.

Al centro della piazza si innalza la monumentale Chiesa intitolata agli Apostoli Giacomo e Filippo.

L’edificio attuale, forse eretto sui resti di una chiesa più antica, fu costruito durante il pontificato di Pio VI Braschi (1775-1799), come ricorda l’iscrizione presente all’interno.

La facciata in stile neoclassico, incorniciata da snelle lesene a sostegno del timpano, presenta un’ampia finestra ed un portale sormontato da un enorme stemma: uno scudo su cui sono scolpite le insegne di Papa Braschi.

La Chiesa del Borgo di Palidoro

La Chiesa del Borgo di Palidoro

Lo stemma Papale della Chiesa di Palidoro

Lo stemma Papale della Chiesa di Palidoro

L’interno della chiesa è costituito da un unica navata con copertura a botte, scandita lungo il perimetro da eleganti paraste.

Nel presbiterio rialzato, protetto da una balaustra decorata con la doppia croce emblema dell’Ospedale di Santo Spirito, vi è il pregevole altare marmoreo dominato dalla pala d’altare raffigurante lo Spirito Santo che discende sui Santi Giacomo e Filippo.

L'opera commissionata dal commendatore dell'ospedale di Santo Spirito Monsignor Francesco degli Albizi è stata realizzata nel 1788 dal pittore Antonio Cavallucci da Sermoneta.

Una volta fuori dalla chiesa, percorrendo le vie lastricate del borgo, è possibile incontrare vari stemmi in pietra posti sulle facciate degli edifici. Questi recano la doppia croce, spesso accompagnate dal simbolo araldico delle famiglie dei Precettori o Commendatori, ovvero i Direttori succedutesi nella reggenza del nosocomio romano, a testimonianza della sempre viva attenzione verso questo centro agricolo.

Altri lapidi ricordano invece il passaggio di molti Pontefici, che qui venivano a rifocillarsi per una piacevole sosta prima di raggiungere la loro destinazione finale: Civitavecchia, principale porto tirrenico dello Stato della Chiesa.

Chiesa di Palidoro - Il dipinto di Antonio Cavallucci da Sermoneta

Chiesa di Palidoro - Il dipinto di Antonio Cavallucci da Sermoneta

Ancora oggi, il piccolo Borgo di Palidoro, rappresenta una tappa privilegiata dove, alla stregua degli antichi viandanti che erano soliti attraversare la via consolare, è possibile rifocillarsi in una delle trattorie presenti e gustare il sapore genuino dei piatti della cucina romana casereccia.

DAL BORGO ALLA TORRE DI PALIDORO

Lasciando il bordo e proseguendo verso la costa, si raggiunge la Torre di Palidoro eretta in epoca medievale alla foce del fosso omonimo, ed oggi situata a 100 metri dal mare a causa del progressivo avanzamento della costa.

La torre, alta circa 20 metri, costituiva una torre di avvistamento, fondata su ruderi romani. Ricostruita nel 1562 dall’Ospedale di Santo Spirito per fronteggiare la minaccia della pirateria turca è stata recentemente restaurata.

La sua struttura solitaria, immersa in un paesaggio litoraneo incontaminato ricco di flora mediterranea salta davvero all'occhio!

In questo luogo il 23 settembre 1943 venne fucilato dai tedeschi il vice brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto.

Il giovane per salvare la vita di 22 cittadini innocenti si autoaccusò dinnanzi ai militari tedeschi come unico responsabile di un presunto attentato contro un reparto delle SS. Il carabiniere, che aveva soltanto 23 anni, è stato insignito della Medaglia d'oro al valore militare ed ancora oggi accanto alla torre è possibile ammirare una stele che ne ricorda il gesto eroico.

di Eleonora Chinappi e Massimiliano Galletti Associazione Scrinium Arte.

© Fotografie a cura degli autori.

Info utili

Borgo di Palidoro

COME ARRIVARE

Il Borgo di Palidoro si trova al km 30 della Via Aurelia ed è raggiungibile attraversando direttamente la SS1 oppure l'Autostrada Roma-Civitavecchia in entrambe le direzioni (A12) uscendo al casello di Torrimpietra (€1,20). Per raggiungere la Torre di Palidoro dal borgo imboccare Via S. Carlo e poi Via della Torre di Palidoro.

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