All’interno del borgo medioevale di Cerveteri, tra il Palazzo Ruspoli e l’antica Chiesa di Santa Maria, è possibile visitare anche il Museo Nazionale Archeologico Cerite.

Il museo, intitolato alla compianta principessa Claudia Ruspoli, si trova all’interno della caratteristica Rocca duecentesca e si affaccia in piazza Santa Maria.

Dal 2019 insieme alla Necropoli Etrusca della Banditaccia fa parte dalla Direzione Regionale Musei del Lazio ed è anche possibile acquistare un biglietto combinato direttamente alla biglietteria (vedi la sezione info utili per tutti i dettagli).

Ma veniamo a quello che più ci interessa, ossia la ricca collezione di reperti, tra i quali spiccano due autentici capolavori dell’arte etrusca.

Se siete curiosi di scoprire a cosa ci riferiamo proseguite la lettura di questo articolo.

A sinistra l'ingresso del Museo Nazionale Archeologico Cerite in Piazza Santa Maria (Cerveteri)

A sinistra l'ingresso del Museo Nazionale Archeologico Cerite in Piazza Santa Maria (Cerveteri)

Museo Nazionale Archeologico Cerite: la visita

La visita ha inizio dal cortile d’ingresso, dove è possibile ammirare frammenti architettonici e statue acefale (senza testa) risalenti alla prima età imperiale.

Dal cortile si accede al primo piano del museo dove, seguendo un criterio cronologico, sono esposti molti oggetti che appartenevano ai corredi funerari dalle tombe più antiche della necropoli del Sorbo (IX-VIII sec. a.C.).

Urne di impasto scuro ed ossuari a cui seguono i corredi delle tombe a fossa; oggetti di ornamento personale e ceramiche destinate alla vita nell’aldilà da parte dei defunti.

Museo Nazionale Archeologico Cerite (Cerveteri) - Primo Piano

Museo Nazionale Archeologico Cerite (Cerveteri) - Primo Piano

L'esposizione prosegue con altri corredi provenienti da tombe a camera (VII e VI sec. a.C.) rinvenute nelle necropoli di Monte Abatone e della Banditaccia. Vasi, buccheri e ceramiche etrusco-corinzie insieme alla vasta collezione di ceramiche d'importazione greca, segno dell’importante ruolo giocato da Cerveteri nell'economia marittima del Mediterraneo.

Proseguendo la visita si incontrano anche le tipiche urne cinerarie di impasto rosso con coperchio a tetto displuviato e decorazione geometrica in bianco sulla cassa rettangolare. Tra queste spicca un'urna in terracotta più recente (fine VI sec. a.C.) sul cui coperchio è rappresentata una coppia di sposi distesa a banchetto che ricorda il celebre Sarcofago degli Sposi conservato al museo di Villa Giulia (Roma).

Il consiglio: da non perdere le nuove teche animate con la voce narrante di Piero Angela che fanno parte di un percorso multimediale davvero immersivo e coinvolgente.

Al secondo piano del museo sono custoditi due autentici capolavori dell’arte etrusca che da soli valgono il prezzo del biglietto!

Stiamo parlando del Cratere e della Kylix di Eufronio.

Il Cratere di Eufronio

Ritenuto universalmente l’opera più importate di Eufronio, il cratere è un grande calice decorato e figure rosse, alto 45.7 cm e con un diametro di 55.1 cm. Modellato dal ceramista Euxitheos è dipinto da Eufronio intorno al 515 a.C.

La scena principale, tratta dall'Iliade, narra della morte di Sarpedonte, figlio di Zeus e di Laodamia, alleato dei Troiani nella guerra contro gli Achei. Le personificazioni del Sonno, Hypnos e della Morte, Thanatos, ne riportano il corpo in patria, trascinandolo via dal campo; il dio Hermes, al centro della scena, dirige l'operazione.

Di provenienza illecita, il cratere è rimasto esposto dal 1972 al Metropolitan Museum di New York. Dal 2006 è stato riportato in Italia e dopo essere rimasto al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (Roma) dal 2015 è definitivamente tornato al Museo Nazionale Cerite di Cerveteri.

Il Cratere di Eufronio - Museo Nazionale Archeologico Cerite (Cerveteri) - Foto di Sailko Wikimedia CC BY 3.0

Il Cratere di Eufronio - Museo Nazionale Archeologico Cerite (Cerveteri) - Foto di Sailko Wikimedia CC BY 3.0

La Kylix di Eufronio - Museo Nazionale Archeologico Cerite (Cerveteri) - Foto di Sailko Wikimedia CC BY 3.0

La Kylix di Eufronio - Museo Nazionale Archeologico Cerite (Cerveteri) - Foto di Sailko Wikimedia CC BY 3.0

La Kylix di Eufronio

La seconda opera più importante è senza dubbio la Kylix (coppa di vino) di Eufronio. L’opera, che porta la prestigiosa firma del celebre ceramografo (insieme al suo allievo Onesimos) è stata restituita all’Italia nel 1998 dal Getty Museum di Los Angeles dopo lunghe indagini e trattative internazionali.

La complessa decorazione figurata riprende il tema della guerra e della caduta di Troia, che si snoda nel fregio interno in episodi isolati. Il culmine della narrazione è costituito nel tondo centrale dall’uccisione di Priamo e del piccolo Astianatte per mano di Neottolemo, figlio di Achille, alla presenza di una dolente Polissena.

La dedica ad Ercole (Hercle), incisa in etrusco sotto il piede, indica la provenienza dal santuario a lui dedicatone nell’area sacra in località Sant’Antonio (Cerveteri).

Al secondo piano del museo la visita prosegue poi con l’esposizione di altri corredi funebri (VI-V sec. a.C.) A uno di questi corredi appartiene il coperchio in terracotta che rappresenta un giovane semisdraiato a banchetto, dall'anatomia evidenziata e dalle gambe incrociate (inizi V sec. a.C.).

Gli ambienti espositivi sulla sinistra sono dedicati a testimonianze provenienti dall'area urbana, tra cui spiccano terrecotte architettoniche e lastre fittili dipinte, che dovevano decorare interni di edifici civili come di tombe e in cui dominano temi legati a gesta eroiche. Una vetrina a sé è riservata all'esposizione di una lastra rinvenuta a Ceri, la cosiddetta lastra del Guerriero, di recente restaurata.

Museo Nazionale Archeologico Cerite (Cerveteri) - Secondo Piano - Foto di Sailko Wikimedia CC BY 3.0

Museo Nazionale Archeologico Cerite (Cerveteri) - Secondo Piano - Foto di Sailko Wikimedia CC BY 3.0

Dagli scavi dell'area urbana provengono anche le antefisse a testa femminile rinvenute nell'area della Vigna Parrocchiale, insieme ad alcune ciotole con dedica a Hera, e gli ex voto in terracotta dal santuario del Manganello: teste, votivi anatomici, piccoli altari figurati che dal IV sec. a.C. giungono fino al periodo della piena romanizzazione di Caere (Cerveteri).

Lungo il percorso di visita sono esposti anche cippi funerari, che presentano iscrizioni in etrusco e in latino, e alcune sculture di animali fantastici e demoni mostruosi, poste a decorare l'esterno delle tombe, tra cui spicca la statua di Caronte proveniente dalla necropoli di Greppe Sant'Angelo (fine IV sec. a.C.).

Degni di nota sono anche alcuni sarcofagi, sia di tipo a cassone con tetto displuviato sia con defunto recumbente, come nel caso del sarcofago del magistrato Venel Tamsnie.

Leggete il box sottostante con tutte le informazioni utili per organizzare al meglio la vostra visita al museo.

Info utili

Museo Nazionale Archeologico Cerite
Piazza Santa Maria, 00053 Cerveteri (RM)
tel: +39 06 9941354

ORARI

Il Museo Nazionale Archeologico Cerite è aperto dal martedì alla domenica dalle ore 9:00 alle ore 19:30 (ultimo ingresso ore 18:30).

Chiusura: lunedì, 1 gennaio, 25 dicembre, salvo aperture straordinarie MiBACT.

PREZZI

Biglietti

- intero € 6,00
- agevolato € 2,00 (dai 18 ai 25 anni)
- cumulativo Museo + Necropoli: con validità due giorni, intero €10,00 - agevolato €4,00 (dai 18 ai 25 anni), fatte salve le agevolazioni previste dal regolamento di ingresso ai luoghi della cultura italiani, consultabili nel sito web del MiC. 
- cumulativo sito Unesco (Museo e Necropoli di Cerveteri + Museo e Necropoli di Tarquinia) con validità sette giorni, intero € 15,00 - agevolato € 8,00 (dai 18 ai 25 anni), fatte salve le agevolazioni previste dal regolamento di ingresso ai luoghi della cultura italiani, consultabili nel sito web del MiC.
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