Porto di Civitavecchia: alla ricerca del tesoro perduto
Cosa nascondono i fondali del Porto? E’ vera la leggenda della statua di Nettuno? Esiste un tesoro nascosto? Tra poco le verità verranno a galla. Come e perchéALCUNE PRECISAZIONI PRIMA DELLA LETTURA DELL'ARTICOLO
- l'iniziativa delle ricognizioni subacque nasce originariamente al fine di monitorare le sottostrutture del Lazzaretto. E' mossa quindi da finalità di sicurezza e tutela del bene;
- al momento l'idea è stata verbalmente recepita positivamente dalla Guardia Costiera, e per questo diamo il nostro plauso, ma ancora nessun accordo è stato chiuso e firmato in quanto l'iter amministrativo prevede, giustamente, il coinvolgimento della Soprintendenza ai Beni Culturali.
- se, e ribadiamo il se, il progetto dovesse trovare il consenso di tutte le parti in causa - dalla Guardia Costiera alla Soprintendenza, dai concessionari alla stessa Autorità Portuale - è presumibile che i sondaggi si "amplieranno" alla Darsena Romana.
Al momento non esistono accordi ufficiali, il progetto è attualmente in fase embrionale.
Porto di Civitavecchia, 27 gennaio 2016
Inizieranno molto probabilmente a breve i primi monitoraggi subacquei al Porto di Civitavecchia! La notizia è di quelle sensazionali.
Oggi abbiamo parlato con Mario Palmieri, ideatore e curatore della mostra Navalia, il quale ci ha gentilmente spiegato che la Guardia Costiera ha dato il suo consenso, per ora solo verbale, per collaborare alle "ricognizioni osservative subacquee".
Facciamo dunque i complimenti al CANS (Centro Archeologico Studi Navali) che insieme all’associazione La Civetta di Civitavecchia ha fortemente voluto e proposto questo progetto. Il nostro augurio è che Guardia Costiera e Soprintendenza ai beni culturali riescano a trovare l'accordo per permettere l'inizio dei lavori. Per approfondire i temi delle ricognizioni subacquee e della potabilità dell'acquedotto romano a Civitavecchia cliccate qui: Lazzaretto, Darsena e acquedotto.
"Oggi ho incontrato il Controammiraglio Giuseppe Tarzia al quale ho chiesto la possibilità di fare dei rilevamenti subacquei in prossimità del Lazzaretto al fine di verificare lo stato della struttura. Il medesimo ha espresso l'intenzione di collaborare fornendo apposito personale qualificato. Inoltre ho chiesto se fosse possibile fare anche dei rilevamenti in zona Darsena e, anche in questo caso, la risposta è stata positiva".
Comandante Mario Palmieri, 22/01/2016
PERCHE' MONITORARE I FONDALI
Ma perché è così importante monitorare i fondali del porto? Sicuramente, almeno inizialmente, per una questione di sicurezza. Eh sì perché la zona che sarà monitorata è quella attorno al Lazzaretto, spaventosamente bombardata durante la seconda guerra mondiale. Diventa quindi fondamentale per la sicurezza pubblica e degli stessi operatori ed enti che organizzano eventi e manifestazioni in questa determinata zona lavorare dentro o nei paraggi di una struttura solida e sicura.
Sarà inoltre interessante cercare di capire se nei fondali del porto di Civitavecchia si nasconde davvero quel leggendario tesoro di cui tutti parlano ma nessuno è mai riuscito a trovare. Parliamo di relitti di navi, oggetti storici, reperti archeologici che, per i più svariati motivi, si sono “persi” in questo mare durante i 2000 anni di vita del porto di Roma. Ci riferiamo in particolare alla mitologica storia della statua di Nettuno come alle decine di relitti che si narra possono essere nascosti sotto i fondali.
Un altro capitolo interessante delle ricerche riguarderà le condotte di acqua potabile recentemente scoperte dentro i locali della Naval Service e che potrebbero potenzialmente rifornire tutta la città di Civitavecchia!
Per approfondire gli argomenti leggete questo articolo sulla riapertura del Navalia e questo sulle 10 cose che non sai del porto.
COME AVVERRANNO I MONITORAGGI
Una volta raggiunto l'accordo tra Guardia Costiera e Soprintendenza le ricognizioni riguarderanno tutta l’area del Lazzaretto e successivamente, se le parti in causa lo riterranno opportuno, potranno interessare anche la Darsena Romana. Al fine di agevolare il lavoro giornaliero di navi, mezzi e pescherecci i monitoraggi saranno svolti per zone, coordinati dalla Guardia Costiera in comunione con la Soprintendenza che suggerirà le aree che, di volta in volta, potranno essere ispezionate. Operativamente saranno i sommozzatori del Nucleo subacqueo, accreditati dalla Soprintendenza della ASSO, ad immergersi ed operare in filmati nelle acque del porto. E' presumibile che gli stessi saranno "scortati" e coordinati dal gruppo subacquei della Guardia Costiera.
Tutta la prima fase delle ricognizioni subacquee sarà svolta attraverso riprese video che serviranno per vedere, valutare e studiare le condizioni in cui vertono le sottostrutture del Lazzaretto. In seguito, se la Soprintendenza vorrà andare avanti nella ricerca e ci saranno le condizioni, si potrà passare all'opera di analisi operativa e di ricerca di eventuali reperti e oggetti storici nascosti.
Le leggende diventeranno realtà? Non ci resta che augurare buon lavoro a tutto il team di ricerca e attendere pazientemente i risultati delle prime immersioni.