Porto di Civitavecchia, il porto degli architetti e dei papi
Civitavecchia non è un porto come altri. I migliori architetti si sono succeduti nei secoli per renderlo unico ed immortale. Un’emozionante ricostruzione videoPorto di Civitavecchia: semplice porto come altri o Patrimonio dell’Umanità? Vi presentiamo la seconda parte di un’emozionante ricostruzione storica che vi aiuterà a capire la grandezza e l’unicità del porto di Civitavecchia:
I papi lo hanno capito subito: parliamo di Callisto III, Giulio II, Urbano VIII e Gregorio XVI che tra l’inizio del 1400 e la fine del 1800 hanno chiamato i migliori architetti del momento: Donato Bramante, Michelangelo Buonarroti, Antonio da San Gallo, Gian Lorenzo Bernini, Luigi Vanvitelli.
Ne sono nati autentici diamanti che rendono unico ed immortale questo porto: dal Forte Michelangelo, all’arsenale del Bernini, dalla cinta di Urbano VIII con la fontana del Vanvitelli all’antica rocca, dall’antemurale al faro che garantiva alle navi il rifugio più sicuro del medio Tirreno.
La storia è passata da quì e i resti storici ancora oggi visibili ne sono una preziosa testimonianza.
Ci piace pensare che il grande sogno di Traiano continui a vivere: quasi 3 milioni di persone ogni anno raggiungono questo porto e da qui si dirigono verso le principali e più belle destinazioni: da Civitavecchia a Roma, dalle terme Taurine e della Ficoncella alle spiagge più belle del litorale tirrenico come Santa Severa e Gaeta.
La leggenda narra che i grandi bombardamenti
della seconda guerra mondiale nascondano
la mitologica statua in bronzo di Nettuno
- 4 metri di altezza -
simbolo del matrimonio tra l’Impero e il mare
Al porto di Civitavecchia passato, presente e futuro si incrociano ogni giorno in un connubio di emozioni.
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PORTO DI CIVITAVECCHIA, IL PORTO DEGLI ARCHITETTI E DEI PAPI